Camera di Mediazione Familiare

La separazione rappresenta un momento critico e doloroso per la vita di una famiglia, costretta ad affrontare un radicale cambiamento dei propri riferimenti quotidiani, delle proprie abitudini, delle proprie certezze consolidatesi nel tempo.

Spesso risulta difficile per chi si separa riorganizzare la propria vita e soprattutto quella dei propri figli.

La mediazione familiare non può cancellare l’evento separativo ma rappresenta una strada, meno dolorosa e più soddisfacente, per affrontarlo.

Attraverso la mediazione familiare, le soluzioni sono decise dalle stesse coppie in lite, al fine di gestire in maniera non conflittuale anche gli interessi di natura patrimoniale.

Le coppie così si riappropriano del conflitto, lo gestiscono con la loro voce, lo risolvono attraverso l’opera qualificata di un Mediatore Familiare.

Percorrere una mediazione familiare per raggiungere degli accordi, significa, dunque comporre un dissidio familiare, affinchè questo diventi una risorsa importante per il mantenimento delle funzioni genitoriali, per la gestione del patrimonio, oltre il legame coniugale.

Che cosa è

È un percorso, scelto volontariamente dalla coppia, che, sotto la guida di professionisti opportunamente preparati perché conoscitori delle tecniche alternative di gestione dei conflitti familiari – i mediatori familiari – agevola la ricerca di accordi di separazione o divorzio personalizzati, che tengano conto dei bisogni di tutti i membri della famiglia – genitori e figli – e che risultino compatibili con la normativa vigente.

La mediazione familiare si svolge in un ambiente neutrale, in cui la coppia, con la garanzia della più assoluta riservatezza, avrà lo spazio ed il tempo necessari per trattare e decidere tutte le questioni relazionali ed economiche relative alla propria separazione (l’educazione dei figli, il tempo trascorso con ognuno di loro, le modalità di mantenimento, le vacanze, le feste, la compagnia con gli altri parenti, la divisione dei beni…).

La mediazione familiare promuove e sostiene la genitorialità spesso messa a rischio dal conflitto coniugale. A tal fine, propone ai genitori in separazione, di incontrarsi per governare il proprio conflitto e comunicare efficacemente in ordine alle esigenze dei propri figli, così da raggiungere accordi, duraturi e sostenibili, che consentano ai piccoli di crescere più sereni ed ai grandi di svolgere responsabilmente il comune compito di genitori.

A chi si rivolge e Come funziona

A chi si rivolge: Alle coppie sposate o conviventi in fase di separazione oppure alle coppie già separate o divorziate che hanno l’esigenza di modificare gli accordi.

Come funziona: La mediazione familiare è un percorso non antagonistico, che aiuta le persone che hanno deciso di separarsi, a sciogliere il legame di coppia ed a negoziare direttamente i propri accordi, superando la logica del vincitore/perdente.

Il mediatore familiare aiuta la coppia a comunicare al di là del conflitto cercando di riequilibrarne i ruoli, così da guidarli e sostenerli nel difficile compito di riorganizzazione delle relazioni familiari, in un percorso rispettoso dei bisogni di ognuno, senza rendere giudizi o decisioni vincolanti- ispirando la loro opera all’imparzialità, alla terzietà ed alla qualità.

Una mediazione dura in media 5-6 incontri di circa un’ora e mezza, nell’arco di tre/sei mesi a seconda dei temi specifici che ogni coppia di coniugi/ genitori desidera trattare.

Gli accordi presi in mediazione non vincolano giuridicamente le parti ma, sottoposti alla verifica di un avvocato di fiducia, costituiscono la base per avviare una procedura legale congiunta.

Cosa non è … e  Quando ricorrere alla mediazione

Cosa non è: Non è terapia familiare o di coppia. Non ha come scopo principale il ricongiungimento della coppia anche se può consentire un riavvicinamento coniugale. Non impone accordi che non convincono o che non siano approvati da entrambi i genitori. Non sostituisce la consulenza legale né l’iter giudiziario.

Quando ricorrere alla mediazione: Prima della procedura legale, per definire le modalità di organizzazione delle relazioni familiari. In ogni caso, l’accordo dovrà poi essere sottoposto alla revisione di un legale, sì da addivenire ad una separazione consensuale. Durante il percorso giudiziario, qualora si riscontrino difficoltà a mettere in atto gli accordi. In tal caso, il momento più opportuno e funzionale per rivolgersi alla mediazione familiare, è il periodo antecedente l’udienza presidenziale. Dopo la separazione o il divorzio, ogni qual volta le esigenze ed i bisogni dei membri della famiglia subiscano delle modificazioni tali da rendere necessaria una riorganizzazione del sistema familiare.